top of page

Diritti e Princìpi

Il cambiamento culturale avvenuto nei secoli ha portato con se anche l’attenzione verso nuovi e diversi diritti e “#valori, sia individuali che sociali. #Diritti e valori che prima, in contesti culturali precedenti al nostro, e quindi diversi, non venivano nemmeno presi in considerazione. Anzi, in molti casi veniva ritenuto giusto il loro contrario. E questa è la storia dell’uomo.

Queste modificazioni culturali, che a noi piace chiamare crescita, hanno inevitabilmente cambiato anche la nostra società, e anche se fisicamente l’uomo è rimasto sostanzialmente quello di diversi millenni fa, un minimo di cambiamento psicologico c’è stato, ed era inevitabile che ci fosse. E tra queste modificazioni ci sono anche quelle che riguardato la concezione che abbiamo dei diritti che dovrebbero essere riconosciuti ad ogni uomo e dei valori esistenziali.

Questo è avvenuto dalla parte dell’uomo. Ma gli uomini, sia nei diversi contesti geografici che dentro a specifici ambiti sociali, non tutti sono cambiati allo stesso modo. Molte sono le differenze, e anche molto diversità si notano anche dentro gruppi ristretti. In ogni ambito c’è sempre chi è va più “avanti” e chi resta “indietro”, e questo avviene anche sul lungo periodo, cioè anche tra i riporti culturali tra le diverse generazioni. Questo perché gli uomini sono tutti diversi tra loro, e ognuno vive specifiche esigenze individuali che condizionano anche quel processo collettivo. E anche questo potrebbe e dovrebbe convincerci che l’idea di una natura umana uguale per tutti non corrisponde affatto al vero, cioè che ogni uomo è diverso perché ha individualmente necessità diverse.

Tutto questo avviene, da sempre, a livello culturale e dei diritti. Ogni cambiamento si verifica però dentro un contesto molto rigido: quello dei #Princìpi in base ai quali esiste la realtà, e in questa l’uomo. Quindi, ciò che cambia è sempre e solo ciò che esiste e si verifica dalla parte dell’uomo, e mai dalla parte di quei Princìpi. I Princìpi sono sostanzialmente rigidi, e ogni sfumatura che li riguarda, o si tratta di una interpretazione datagli dall’uomo, e delle sbavature, anche queste inevitabili e reali, nel processo e nello sviluppo esecutivo in un contesto materiale come quello che ci ospita.

Lo spettro dei Princìpi dentro il quale si possono verificare i cambiamenti culturali di cui sopra, e dei rispettivi diritti, è molto ampio, ma il rapporto tra questi Princìpi e quei cambiamento può, nel tempo, diventare troppo conflittuale, e quello è il momento in cui l’uomo “verrà” costretto ad una svolta, ed al ridimensionamento di quel contrasto.

Il nostro probabilmente è proprio uno di quei momenti. Oggi l’utilizzo di diritti legittimi viene scambiato per un diritto da estenderli in modo indistinto, ampio e generalizzato, ma spesso verso persone che non sono pronte a riceverli. Mentre anche i valori a cui facciamo riferimento sono diventati troppo vecchi per poter essere sostenuti ancora a lungo. Questa collettivizzazione di possibilità da distribuire, rafforzata da valori da rivedere, contrasta forse in modo limite con i Princìpi di fondo, quelli su cui si fonda la realtà, e spesso anche su quelli su cui si basano quelli esistenziali. Ma non quelli ipotizzati dall’uomo, ma quelli reali. E se questo diventa causa di molti guai da un lato, per nostra fortuna diventa anche una forte spinta a voler cambiare. Come già detto molte volte, oggi questa necessità di cambiamento non è diventata ancora cosciente a sufficienza, ma essendo già presente nell’inconscio di un numero sempre maggiore di persone, se pure in modo spesso caotico diventa un fattore di allerta e di spinta a ridurre quel divario tra Princìpi di base e diritti e valori umani. Questo compito potrà essere svolto però solo dentro un contesto #illumanista, dove vecchie concezioni intorno ai diritti, ai vecchi valori ed ai modelli culturali potranno essere messi in discussione partendo da Princìpi esistenziali nuovi, e indirizzati ad un rapporto tra diritti, valori e Princìpi meno conflittuale.

bottom of page