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Troppo tardi.

Per troppi anni abbiamo usato uno specchio che ci mostrava un mondo irreale, e adesso - speriamo per un il più breve possibile - rischiamo di essere svegliati dalla rottura di quel riflesso ingannatore. E forse, per salvarsi nel breve periodo è ormai è troppo tardi.

Gran parte del male è già stato fatto. Sono ormai troppi decenni che facciamo crescere generazioni di uomini inadatti a pensare al proprio futuro, e quindi destinati solo a subire. Abbiamo fatto crescere intere generazioni convinte che tutto gli sia dovuto. Milioni di giovani, e altri oggi già meno giovani, tutti certi che tutto gli sarà garantito, convinti che qualcuno, grazie alle lusinghe della scienza e del denaro, che si mostrano come gli dei del nostro tempo, e grazie alla loro figlia minore, la tecnologia, si mostrano come i maghetti in grado di risolvere ogni problema – sociale, ambientale, psicologico - . Invece sono solo specchi che mostrano un mondo che non c’è, anche se si mostrano in grado di offrire tutto il meglio possibile. Ma soprattutto abbiamo fatto crescere una serie di generazioni di persone deboli, talmente deboli da essere incapaci di difendersi anche dalle più piccole difficoltà della vita, e poi mandate allo sbaraglio in un mondo che dimostra, come sempre, di non fare sconti a nessuno, nemmeno a quegli dei. E ora il futuro non lascia intravedere spiragli, fino al punto di lasciare poveri e deboli uomini in uno stato di smarrimento e disperazione.

Tutto a causa della mancanza di ideali, stimoli e prospettive; gli unici propellenti in grado di evitare a ogni uomo di continuare a essere vittima di un sistema sociale che non capisce, e che continuerà a non capire fino a quando non si metterà a cercare nuovi stimoli. E non sarà facile, servirà del tempo, e forse nuove generazioni, perché stiamo parlando a un uomo abituato e convinto che la salvezza debba e possa venire solo da fuori. Nessuno gli ha insegnato che può venire solo da dentro di ognuno di noi. Anzi, li hanno convinti persino di essere senza un dentro, di essere solo la carcassa che vedono. Al sistema bastava quella. Di tutto questo noi tutti siamo il risultato, ma soprattutto saremo la causa, bella o brutta che sarà, del nostro futuro.

Non è mai troppo tardi, ma non è mai nemmeno così veloce come ci piacerebbe e servirebbe. L’Illumanesimo è anche questa consapevolezza: il cambiare dipende da noi, ma lui è sempre lento, e la fretta non è la sua compagna ideale.

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