top of page

Onlife o oflife

Sono i due equivalenti dei descrittivi più in voga del momento, i famosi online e ofline.

Online o ofline sono i due modi in cui ci si può trovare rispetto al "dominante" del momento, la tecnologia e le sue meraviglie. onlife o oflife sono, invece, i due modo in cui ci si può trovare rispetto al come si viene o si riesce ad essere coinvolti nelle esperienze concrete della vita; come e quanto si vive nella consapevolezza dell’importanza del “dover” di vivere.

Onlife è un termine coniato e utilizzato dal filosofo Luciano Floridi per descrivere il modo di vivere dei giovani di oggi, che condividono e si dividono tra la vita online e quella offline. Uno stato, un doppio modo di vivere ormai indivisibile, e dal quale nessuno pensa minimamente di separarsi.

Ormai questo è uno dato di fatto incontrovertibile, una forma di vita concreta che si incontra e convive con una parte artificiale di se stessa. Persino vite in metaversi diventano momenti reali per milioni di persone, e diventano realtà in grado di fornire emozioni ed esperienze al pari di quelle reali, ma lo fanno attraverso corpi ormai sempre meno adatti e sempre meno capaci di mentalizzarle, astrattizzarle e trasferirle al proprio interno attraverso il simbolismo della coscienza superiore. E questa, in chiave illumanista, rischia di diventare una vita sempre più #oflife, e quell’onlife del prof. Floridi è valido solo se riferito allo stato momentaneo, al periodo di passaggio in cui ci troviamo.

Il compito dell’uomo illumanista, dell’uomo che darà concretezza al domani, sarà quello di mantenere quanto più al lungo possibile questo stato onlife. L’unico stato possibile, e migliorabile in termini di consapevole concretezza, di evitarci il baratro di una vita futura completamente oflife , sia se sarà online o ofline. Solo se saprà restare onlife sarà utile.

bottom of page