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Il grande "colpevole"

Oggi verrebbe da chiedersi chi sia il vero grande colpevole della povertà del pensiero metafisico, in particolare di quello occidentale.

La prima e apparentemente più logica risposta potrebbe essere: La colpa è della scienza e della tecnologia, portatrici di un modello metodologico troppo razionale, quello oggettivo puro, la prima, e portatrice di un modello applicativo troppo lontano dalle vere necessità intime dell'uomo, privilegiando solo la parte psicologico/utilitaristica della mente. Scienza e tecnologia hanno fatto il loro mestiere, e lo hanno fatto egregiamente, e nel loro essere hanno fatto, e anche troppo bene, solo il loro "dovere"

La vera colpevole è, invece, proprio la madre del pensiero: La filosofia; e non solo quella più recente.

E' la filosofia che ha smesso di essere autonoma, ha iniziato ad avere paura della solitudine sociale, ed ha preferito adattarsi al vivere e svilupparsi dei modelli di pensiero necessari allo sviluppo delle sue figlie, la scienza e la tecnologia, ed per farlo ha relegato la metafisica, ma anche la metapsichica, intesa pero come lo studio delle espressioni superiori della coscienza, e l'anima dell'uomo, nello bugigattolo più nascosto della casa umana.

L'Illumanesimo non vuole essere quel tipo di pensiero filosofico, e vuole essere però la chiave per riaprire quella porticina, e liberare quella prigioniera.

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