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Sfrutteranno anche il peggio

Se anche la scuola è veramente un luogo formativo - e oggi permettetemi di avere molte riserve in merito -, i presunti "disagi" dei giovani dopo appena qualche mese di difficoltà a frequentarla sono la conferma del suo contributo al fallimento della formazione del nostro tempo. Stiamo facendo crescere un società futura fatta di uomini deboli, pronti per essere mandati allo sbaraglio in un mondo che sarà sempre più difficile, nemico, e da cambiare alla radice. E se a farlo saranno uomini deboli, oltre alle prevedibili sofferenze a cui li stiamo mandando incontro, possiamo immaginarci le difficoltà e la poca forza che potranno avere per riuscirci.

Se la cosa non vi preoccupa, o siete degli incoscienti ai quali non interessa minimamente il futuro dei vostri figli, o siete, inconsapevolmente, sulla buona strada dell'illumanesimo; anche se da raggiungere nel peggiore dei modi possibili.

I giovani di oggi sono, intimamente, migliori dei loro genitori, ma nel tentativo di cambiare, come tutte le generazioni che li hanno preceduti sono "costretti" a utilizzare gli strumenti, sociali e culturali del loro tempo: Ciò che gli offre il contesto socioeconomico, quello formativo (scuola-famiglia-mezzi d’informazione ecc.), quello politico, ma soprattutto quel poco di libertà psicologica che tutti questi uniti, e che, nel complesso, li accompagnano nel percorso di crescita e sono la base del loro processo formativo, e che nonostante la loro potenza non sono riuscito a sopire.

In questa situazione, oggi, per loro persino un pandemia più risultarono utile. Anche perché niente, o poco di più potrebbero sperare in un momento di stagnazione e arretramento culturale come questo. Ma non perché, come sostengono molti di quelli che fanno opinioni o/e formazione, niente di diverso si intraveda all'orizzonte, ma perché le troppe bende culturali che proteggono questi “padrini” da ciò che più temono, il cambiamento, quello che di nuovo c'è, - e ci sarebbe - lo rifiutano a prescindere rintanati nelle loro certezze.

Una previsione: loro moriranno, i giovani soffriranno, ma le idee che tanto hanno difeso saranno spazzate via grazie alla forza di volontà di liberarsi di un vecchio oggi definito cultura da difendere.

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