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Solo il piccolo ci evita ingiustizie e dolori

La politica, il potere militare, la ricchezza, la potenza economica, il potere industriale, come ogni altra “cosa umana”, sono sempre state pericolose quando è aumentata la loro concentrazione in poche mani o addirittura in mano a singoli soggetti rispetto alla popolazione. Questo sia rispetto a una singola comunità che dell’intera umanità.

La storia ci dimostra che la concentrazione quantitativa non corrisponde mai, specialmente nel lungo periodo, a quella qualitativa. E anche quando si cerca di convincersi di questo, è lo svolgersi dei fatti che ci smentiscono. Il tiranno, il ricco proprietario terriero, il nobile di un tempo hanno sempre creato il problema delle differenze esasperate, e lo stesso stanno creando le “grandezze” odierne. Nel tempo questo “vizio” di permettere a pochi di prendere il controllo di intere società ha sempre portato alla ribellione di chi ne era escluso. Questo è sempre accaduto e sempre queste ribellioni hanno portato problemi e dolori per tutti.

Il nostro tempo non fa eccezione, e il sistema che abbiamo messo in piedi è perfettamente uguale a quelli del passato, e come questi destinato a crollare sotto la sua insostenibilità.

Uomini che, partendo da zero diventano i più ricchi del mondo in 10 anni, ma anche i potentati locali, le inutili concentrazione sistemiche, le false ottimizzazioni produttive, le economie di scala che tanto piacciono a chi è interessato solo ad aumentare i profitti, e che oggi sono considerati come dei, altro non sono che i portatori dei dolori di oggi e di domani. Il fatto che diano lavoro a migliaia e miglia di persone in ogni paese del mondo non li salverà dalla totale assenza di qualità. Come sempre saranno destinati ad essere travolti, e anche se questo non significa che saranno loro personalmente a vedere questa fine del loro sistema, perché i cambiamenti sociali sono sempre lenti, e forse serviranno tempi lunghi, di cui loro non dispongono, resta però il principio che saranno loro, e noi che gli stiamo permettendo questo scempio, i responsabili di questi futuri dolori.

I sistemi sociali che oggi sono ritenuti insostenibili in un mondo globalizzato, quelli delle piccole realtà territoriali, sono gli unici che potrebbero salvarci. La guerra, ogni guerra, che poi è più una progettazione #illumanista, combattuta in questa direzione è l’unica giusta e saggia, e non importa quali saranno le armi per combatterla. Anche l’impegnarsi a evitare che siano armi troppo cruente, ma quelle culturali è un dovere di chi si riconosce in questa idea.

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