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Utile o solo problematizzante?

La filosofia del futuro cosa vuole essere?

L'errore più grande commesso della Filosofia del passato - e quella contemporanea non è da meno -, è stato quello di aver avuto la "pretesa" di far diventare cultura un'idea, un messaggio, un principio rivolgendosi prevalentemente a menti ormai già troppo “adulte”, agli adulti ormai culturalmente già formati e impostati. Errore che, nel lungo periodo, l'ha condannata all'esclusivismo da un lato, ed all'emarginazione rispetto alla maggioranza degli uomini dall’altro. E se non cambia, nel futuro questo atteggiamento può diventare anche causa della sua totale irrilevanza. Le idee umane, le elaborazioni astratte che hanno avuto "successo", che si sono imposte e sono diventate cultura condivisa e pratica per i più, o sono state "comprese" nella fase della formazione dei giovani o dei giovanissimi, o sono quelle legate al denaro ed alle necessità del sistema economico/finanziario delle società. Il modernismo vi ha aggiunto il concetto filosofico dell’utilità imprescindibile della tecnologia e dei suoi derivati sociali.

La strada che la filosofia del futuro dovrebbe intraprendere, per salvarsi e trasformarsi in utilità concreta per i singoli, non è però quella di portare se stessa nel contesto formativo dei giovanissimi avendo l'obiettivo di trasferire i concetti elaborati nel passato ( se non in forma meramente conoscitiva e marginale), ma di portare se stessa come strumento, come elemento critico e di approccio alla vita. La filosofia, il metodo filosofico insegnato alle nuove generazioni può diventare un potentissimo strumento di crescita psicologica e caratteriale dei singoli. Di conseguenza potrà diventare anche uno strumento in grado di consentire a ogni individuo di decidersi con minore dipendenze, e di imporre con minor difficoltà il viversi le personali necessità. Al contempo, sarà anche in grado di fornire ai più il coraggio di permettere ai propri simili pari diritto. Quindi, una filosofia che si salva, e che saprà diventare più concretamente utile, e non più una filosofia solo problematizzante.

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