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Dove sono?

 

Dopo ogni attentato, mi diventa sempre più difficile sentire ripetere le solite, noiose, scontate e inutili “ litanie “ ( si litanie, perché molti ormai solo quelle sanno esprimere a memoria, avendo perso ogni capacità critica e oggettiva individuale) contro i fondamentalisti religiosi.

Il diritto ci travolgerà, dicevo qualche tempo fa. Dobbiamo comprende che forse possiamo almeno iniziare una discussione su come vogliamo far diventare i nostri figli, e che è giunto il momento di iniziare a rivedere alcuni modi di applicare il concetto di “diritto” a vivere in una comunità. Diversamente saremo costretti a continuare a combattere per gli errori commessi, e l’unica strada che ci resta, assolutamente inefficace e inutile, è quella di inasprire inutili pena per i disastri causati da terroristi armati proprio da quel “diritto”.

La cultura occidentale sta cambiando, e con lei sta cambiando anche il modo su come dobbiamo continuare a ritenerla o meno imprescindibile dalla formazione dei giovani rispetto a ogni forma di credenza e ogni forma di ismi (fondamentalismi, ma anche idealismi preconfezionati di ogni ordine a grado) da imporre ai giovani al di sotto del loro raggiungimento della maggiore età e della loro formazione psicologica. Fino a quel momento, ad esclusione di ciò che avviene all’interno di ogni nucleo familiare, dovremmo lasciarli fuori da ogni forma di condizionamento. Un diritto da assicurare loro almeno fino a quando non saranno in grado di difendersi psicologicamente nel caso non si sentano a loro agio rispetto a ciò che credevano e abbracciavano i propri genitori e la società in cui vivono.

Serve urgentemente mettere mano ad un nuovo concetto dei diritti dei minori, e servirà farlo con molto coraggio e lungimiranza. Servirà farlo trovando la forza e il coraggio di mettere da parte le convinzioni personali di ogni tipo; ma non rispetto a ciò che crediamo giusto o sbagliato personalmente ( quello è un problema personale – e ormai lo è anche per chi, all’interno di quelle convinzioni non si ritrova, ma non ha la forza per uscirne -) , ma su ciò che pretendiamo debbano ritenere giusto o sbagliato menti fragili e condizionabili. Al di fuori della famiglia dobbiamo trovare il coraggio, la forza e la determinazione per lavorare a impedire ogni forma di condizionamento, e per farlo serviranno leggi “forti”, e la collaborazione di molti liberi pensatori. Dove sono?

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