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I migliori

Chi sono i migliori, oggi. Nel nostro modello di società il concetto di migliore ha assunto un significato quantomeno discutibile, e ogni parola spesa per descrivere quelli che oggi vengono considerati i “migliori” sarebbe una parola sprecata. Dovremmo parlare di economia, di sistema mediatico, di politica, senza riuscire a trovare, se non in casi estremi, che mediocri eletti a migliori.

Da un punto di vista illumanista i migliori di oggi sono i giovani. E lo sono non solo perché sono, più per necessità di confronto che per reale convinzione culturale, capaci di entrare in conflitto con il mondo che li circonda. Perché sono capaci di mettere in atto le classiche azioni di sfida che servono per misurarsi con il nuovo e con il fuori di loro; di solito piccole battaglie, e solo quando per alcuni di loro diventano stili di vita riescono a portare dei cambiamenti che restano e contagiato altri uomini.

I migliori di oggi sono i giovani perché sono i portatori di una interiorità migliore. Interiorità che ha una “missione”: il cambiamento del paradigma esistenziale. Non solo degli stili di vita in modo superficiale, economico, politico o culturale, ma dei vecchi valori, soprattutto di quelli che stanno dentro il modello e il senso esistenziale.

Questa diversità, questo ulteriore elemento di spinta li fa entrare in conflitto con ciò che in questa organizzazione sociale si dimostra in palese contrasto con la parte umanista, l’unica parte dell’uomo che illumina il buio della materialità. Una spinta che li porta non tanto a contestare l'aspetto materiale del mondo, ma i suoi valori. In pratica, portano L'Illumanesimo senza saperlo.

Molto probabilmente, molti di loro non riusciranno mai a vedere i risultati del loro incidere nel mondo. Non noteranno nemmeno i piccoli cambiamenti che, lentamente ma inesorabilmente stanno avvenendo proprio grazie al loro agire, e ne soffriranno. Questo perché essere migliori in un mondo di povertà umanistica è la più dolorosa delle condanne. Cercando di imporsi in un mondo che non li comprende porta sofferenza e fatica. Soffriranno dei contrasti sociali che questa spinta porterà (è il destino di chi deve e vuole cambiare), ma ognuno di loro lascerà un segno, una scintilla utile, indispensabile, per consolidare nel tempo un cambiamento più completo e condiviso. Questo, se non sapremo agire sul processo formativo ( me ne dubito), sarà il percorso inevitabile verso l’Illumanesimo.

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