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Il brodo

La cultura è quell’insieme di manifestazioni “condizionate” dal passato, e il brodo esistenziale dentro il quale ogni uomo nasce e cresce. Una sorta di prosecuzione del liquidi amniotico che avvolge l’uomo fin dal primo giorno, e che in nessun modo è possibile evitare. Opera senza la minima possibilità di controllo perché fa riferimento all’agire condizionante di una singola persona o ad un gruppo, ad iniziare dalla famiglia, ma soprattutto è un influsso collettivo che si riflette sulle singole persone come “valore”, e ognuno, inconsciamente, finisce per alimentarlo.

E’ sempre accaduto, e nemmeno il nostro periodo storico fa eccezione. Infatti per quanto viviamo un tempo caratterizzato da un nuovo virus, quello della velocità e del cambiamento assolutamente abnorme anche rispetto alle possibilità della mente umana, l’adesione al modello che pervade la società e dalla società verso i singoli viene alimentato alla stessa stregua, e finisce per modificarsi alla stessa velocità.

Un grosso problema, perché i modelli culturali del passato resistevano molto più a lungo, ed i cambiamenti, per quanto lenti, avvenivano in modo più accettabile dalla mente e dalla collettività, ma la velocità del nostro tempo finisce per costringere la cultura a cambiare in modo “anomalo”, troppo velocemente, e le persone finiscono per commettere tutta una serie di errori di valutazione sia nelle scelte personali che in quelle collettive, come le norme che devono servire alla società per gestirsi.

Infatti, molti dei problemi del nostro tempo sono, chiaramente, causati da errori di valutazione assunti nel recente passato. Il modello sociale scelto e alimentato era figlio di una frenesia tecnologico ed economico totalmente incontrollata, e nessuno ha minimamente tenuto in conto sotto quale spinta venivano prese quelle decisioni e decise quelle norme che lo sostenevano.

In sostanza, siamo rimasti immersi in quel brodo culturale che ha finito per trasformarci in tifosi del nostro stesso errore. E questo non riguarda solo l’occidente, ma ogni collettività umana di ogni angolo della terra. E questo fino a quando non riusciremo a cambiare non la cultura, ma tutto il brodo amniotico che la protegge e la alimenta.

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