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La ricerca di domani

La psicologia dovrebbe servire per imparare a leggere il linguaggio dell’anima, le neuroscienze per dimostrare l’esistenza delle qualità superiori della mente che emergono e superano i limiti della materia, e la filosofia per collegare quei due mondi in funzione esistenziale.

Non ci sono altre strade per uscire dall’impasse culturale dell'indagine ontologica sull'uomo. Darsi un obiettivo culturale finalizzato a superare i lacci e i tabù che ci impediscono di uscire, dopo qualche millennio, da una condizione di stallo che vede l’anima in mano a chi ne fa mercato, la ricerca scientifica a chi ne fa riduzionismo, e l’idea esistenziale in mano a chi continua ad affidarsi esclusivamente alla storia, ed ai suoi grandi pensatori, perché non è più in grado di proporre niente di nuovo.

Questo è il percorso illumanista intorno alla mente ed alle sue peculiarità. Non ce ne sono altre.

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