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Il diritto ci seppellirebbe

Il diritto ci seppellirá, sostenevo già diversi anni fa. Ma bisogna precisare. Il rispetto dei diritti individuali resta un dovere verso ogni uomo, ma nessuno uomo che non sia in grado di definirne e rispettarne i confini reciproci merita di riceverne. La pandemia è una delle tante dimostrazioni possibili.

La compressione di alcuni diritti individuali verso chi dimostra di non essere in grado di riconoscere e rispettare quei confini, e le relative forzature, non sono solo giuste, ma persino doverose. Infatti, indipendentemente dalle motivazioni, la dove queste "forzature" non sono state applicate, nei territori dove si tarda, o dove si eccede in diritti senza una pari maturità individuale, si è sempre mostrata tutta la debolezza umana lasciata a se stessa.

La libertà individuale è sacrosanta, ma forse, ancora per molto dovremo lavorare sui limiti da imporre a chi non è pronto ad apprezzare il giusto utilizzo di ogni diritto comprimendo quelli altrui.

Anche illumanisticamente ogni diritto individuale è imprescindibile, ma solo fino al limite collettivo, e questi limiti saranno necessari almeno fino a quando non avremo imparato a fare dell'uomo un animale più responsabili nei confronti dei propri simili. E questa, assieme alla crescita delle norme che lo regolano, alla rimodulazione del libertarismo dannoso verso il quale ci stavano incamminando, sarà necessario non per limitare le libertà individuali private, ma per riuscire a gestire almeno quelle collettive.

Un problema sarà la capacità di saper contenere gli abusi sempre in agguato. Ma rispetto a questo, molti passi avanti sono stati fatti, e l'ottimismo illumanista ci deve sorreggere; anche se sappiamo perfettamente che questa è la strada più impegnativa che ci troveremo a dover percorrere sul piano formativo. Altrimenti il "diritto" , interpretato solo in modo legislativo, ci seppellirebbe.

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