top of page

Anche questo sarebbe Illumanesimo

I migranti salvati in mare non possono essere rimandati in Libia. Sarebbe come mandarli a Dachau. Questo almeno fino a quando quella distesa di matti esaltati non diventa di nuovo un paese. Allora, fatti salvi i diritti per chi può vedersi riconosciuto lo status di rifugiato, si facciano da subito accordi con Tunisia, Algeria e Egitto, tanto per citare qualche esempio, per dei corridoi umanitari di ritorno, assistiti dall'Europa (vi prego di non ridere :-) ), verso luoghi più "sicuri" evitando la Siria.

Il dovere di assistenza è un giusto, giustissimo obbligo dal quale la nostra civiltà ( in decadenza dalle nostre menti, ma ancora presente nel nostro DNA ) non può allontanarsi ulteriormente. Per troppo tempo abbiamo girato, per comodo, per menefreghismo e interesse, la testa dall'altra parte rispetto alle differenze del mondo.

Ma nello stesso tempo, se oggi qualcuno inizia a denunciare aspetti che sarebbero dovuti emergere già da molto tempo fa solo cosa saggia. Che poi nessuno voglia prendersi colpe e oneri è solo un suo problema. Ce ne faremo una ragione, ma non per questo dovremmo abdicare a insulti e minacce. Mai, soprattutto rispetto a questioni come queste.

Non dobbiamo illuderci: le differenze nel mondo sono ineliminabili, e le colpe sono largamente e ben distribuibili. Ma è anche giusto che chi le denuncia, da qualunque parte della barricata si trovi (che sia un governate europeo improvvisamente ravveduto, o un migrante che scappa dal proprio paese denunciando la situazione in cui sarebbe costretto a vivere) si responsabilizzi rispetto al dovere di accollarsi una parte di onere per un riequilibrio. In primis quello economico, ma subito dopo quello sociale di tipo formativo, da attivare e promuovere nei paesi che ne hanno bisogno. Un grande esercito in questo lavoro lo potremmo mettere in campo, anche in tempi abbastanza brevi, già qui, oggi, dove migliaia e migliaia di “risorse umane”, oggi immigrati allo sbando e senza prospettiva, potrebbero, dietro adeguata formazione modulata sulle necessità dei rispettivi paese di origine, essere utilizzati come testa di ariete proprio per quel tipo di iniziativa. E li potrebbero diventare “materiale umano” qualificato e preziosissimo per un possibile riscatto. Questo, evitando di mandar loro risorse economiche da far finire nelle mani di capi e capetti locali che, come esperienza insegna, sanno solo pensare ai loro interessi personali. Sempre che non abbia la meglio chi pensa che il materiale umano a basso costo serve prima a noi, naturalmente.

Formazione e promozione di un nuovo modello di civiltà, qui e li. Dovere al quale non possono sottrarsi, pero, soprattutto i giovani, le future leve delle popolazioni di quei paesi che si devono riscattare. Un dovere che anche loro devono avere come obiettivo, e non puntare solo ed esclusivamente al benessere tutto e subito (utopia), ma collaborare, nei paesi d'origine, senza scappare da quelle che sono - e ne hanno – anche loro responsabilità. Gli manca solo la consapevolezza, la formazione e il necessario aiuto. Cose che li ( ma fino ad oggi neanche da qui ) pochi sono stati interessati a fornirgli. Oggi ne abbiamo qui un buon numero, e un buon numero di meritevoli iniziative di volontariato sono state intraprese in quei paesi. Trasformarle da assistenze umanitarie in assistenze formative – esempi in merito non ne mancherebbero- dovrebbe diventare un dovere primario. Chi non volesse approfittare dei corridoi umanitari di ritorno, evitando la Libia, seguiti magari da seri programmi formativi al rientro, possono scegliere di essere redistribuiti in Europa, ma sapendo il percorso, a scadenza e finalizzato anche questo al ritorno, che li attenderebbe. Libera scelta e senza deroghe d'interesse, specialmente da parte nostra. Sarebbe un ulteriore tradimento e sfruttamento.

Oggi, da questa grande utopia, che nel suo complesse sarebbe probabilmente irrealizzabile - ma solo a causa degli interessi di parte - si potrebbe almeno iniziare a trarne degli spunti, delle parti che sarebbero realizzabili; e già sarebbe un buon inizio.

bottom of page