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Auguri a noi

I segnali dell’Illumanesimo soffocati dalla distrazione e dal rilassamento e dall'interesse, ma non estirpati. E la storia di questi giorni è lì a dimostrarcelo in tutta la sua forza. E quella di domani non potrà che rafforzarli. L'Illumanesimo non chiama, si impone.

“… da un punto di vista culturale, l'occidente è ormai il simbolo vivente di ciò che non si sarebbe dovuto fare e si è fatto…..

Oggi vi state accorgendo di questi errori, e il problema è vivo e sentito. E sarà sentito anche altrove, perché l’esperienza è stata fatta, e voi ne siete le cavie, indubbiamente. Infatti la storia recente è la vostra esperienza che, se è fatta bene, è veramente ricca e molto ampia, ma è un discorso spirituale; umanamente voi siete delle cavie.

La crisi diventa utile quando apporta una conoscenza in più di quella che si aveva. Oggi una conoscenza in più voi la state cominciando ad avere, ma ritengo però che dobbiate avere obbiettivamente una sferzata più pesante. Se io disponessi del destino dell'umanità, e avessi l'intenzione di mutare il corso di questo vostro procedimento di vita, darei delle sferzate più pesanti, perché queste sono ancora carezze. E queste non mancheranno, e faranno bene, ti assicuro. Viste in prospettiva, si capisce.

All'uomo bisognava dargli qualche informazione: ecco dunque la cultura, la conoscenza, dopo di che la sua tecnica diventerà più acconcia, il suo metodo più preciso e riuscirà a meditare, a capire, a creare un rapporto fra sé e le cose.

Se queste cose si ampliano (con l'atomo, gli astri, la medicina, le conoscenze della fisica, della chimica, ecc.) va bene se di pari passo progredisce anche il cervello di tutti gli altri uomini. Il cervello ha cominciato a mettersi in moto, ed ecco la diminuzione dell'analfabetismo nel mondo, le conquiste sociali, un lavoro più sorvegliato, meno animalesco, con una presa di coscienza del popolo minuto, delle masse che popolano la terra, una presa di coscienza dei propri valori. Tutto questo indubbiamente c'è stato, e storicamente non si può negarlo. Però, ecco che questa stessa scienza che va sulla luna, che penetra in fondo agli atomi, e tutte queste belle cose, ha anche creato, attraverso la strumentalizzazione, la speculazione di se stessa. Tutta una serie di sistemi di vita, inondando il mondo di oggetti, di cose, di idee, quasi soffocandolo, prendendo il posto dell'aria, sicché gli uomini hanno in parte allentato quella presa di coscienza lasciandosi cadere sul morbido, nelle comodità, nei vizi, nelle nuove abitudini acquisite. Gestendo la propria vita in una corsa caotica verso tutte queste cose create dall'uomo, alterando la propria economia, modificando il proprio sistema di vita, distraendosi da tutto ciò che invece si stava verificando: cioè quella presa di coscienza della propria autonomia di uomini, uomini in una società, uomini in un ambiente, di compartecipazione alla vita pubblica. I segni c’erano stati, ci sono ancora, sicuramente, ma soffocati, ammorbiditi, diciamo quasi chiusi in un cerchio di ferro, e l'uomo si è girato su se stesso e non è riuscito a trovare il bandolo delle proprie idee.

A un certo punto questa e diventata la dimostrazione che l'esterno prevaleva sull'individuo, soffocandolo in una sorta di nuova e originale dittatura; perché anche questa è dittatura. La dittatura non è data solo dal capo che comanda, la dittatura è data anche da questo plagio, da questa soffocazione della libertà degli altri. La libertà non si soffoca soltanto con le leggi, ma si soffoca anche dando continuamente finto benessere alla gente, la quale è talmente soggiogata che crede che quella sia la felicità, mentre non è altro che una fata Morgana, una chimera.” (I segnali illumanisti visti da “A” - 1973)

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