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I diversi

Noi tendiamo ad identificare, a dividere gli altri in base alla loro “categoria” di appartenenza. Dividiamo gli uomini in base a ipotetiche categorie razziali, geografiche, etniche, sociali ecc. ecc., perfino in base a gruppi familiari (il classico: i tuoi, i miei parenti ). Nessuno sfugge a questa “diversità” collettiva, e l'attenzione di ogni capopopolo perché questo avvenga è sempre massima. Tutti i capopopolo della storia, da sempre prestano la massima attenzione alla conservazione del valore del gruppo e dell'appartenenza, stato che viene sempre presentato e alimentato come valore.

L'individualità, il valore del singolo, solo da poco tempo, e solo banalmente, e molto teoricamente, trova un po' di attenzione. Infatti, l'unica diversità che ancora non siamo riusciti a far diventare un valore concretamente riconosciuto e coltivato è la diversità individuale. Siamo ancora lontanissimi dal considerare l'unicità, la diversità di ogni individuo come il più prezioso dei valori che l'uomo abbia a disposizione. Un valore da coltivare sia a livello individuale, concedendo concretamente ad ognuno il diritto di vivere veramente LA PROPRIA vita e non più solo la commedia spesso decisa da altri, sia a livello collettivo, dove il riconoscimento e la valorizzazione dell’unicità di ogni uomo potrebbe portare a considerare tutte le altre presunte diversità aspetti molto più marginali del vivere collettivo. E il mondo cambierebbe, molto e in meglio.

Naturalmente, nessuno viene per cambiare il mondo, ma per lasciare almeno un piccolo miglioramento nel proprio orticello. E questo piccolo cambiamento individuale rispetto all’individualità come vero valore è tutt'altro che una utopia. Quindi questo cambiamento, questa idea illumanista non è da leggere come un progetto di cambiamento collettivo a livello globale, ma un progetto che parta da ognuno di noi e dal modello formativo e informativo per i nostri figli, dando loro gli strumenti per quel riconoscimento della diversità come valore.

Illumanisticamente, proprio quel timido e ancora teorico riferimento al valore di ogni individuo è uno di quei segnali di necessità di cambiamento che caratterizza il nostro momento storico. Oggi ancora solo teoricamente, ma ogni cambiamento umano si verifica sempre iniziando a occupare la mente dell'uomo. E l’idea di essere dei diversi deve diventare un valore collettivo.

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