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Segnali quasi illumanisti

Dato che viviamo un “momento” filosofico molto povero, arido, quasi totalmente privo del minimo sussulto propositivo, e in uno stato culturale prevalentemente concentrato sul confronto tra il vecchio, e la denuncia del presente, trovare una posizione propositiva cosi vicina all’Illumanesimo, e per giunta scritta da un “teologo”, mi ha fatto sobbalzare sulla sedia. Probabilmente, anche questa coincidenza credo faccia parte di quel momento storico di cambiamento tipico del nostro tempo; e l’ultimo libro che ho letto ne è un ulteriore segnale. Ed è per questo che mi fa piacere citarlo qui.

Infatti, devo ammettere che leggere l’ultimo libro del Prof. Vito Mancuso - La forza di essere migliori – Ed.Garzanti - (


https://www.vitomancuso.it/ ) mi ha molto sorpreso. Questo sua ultima “fatica” mi è piaciuta molto. Nel libro affronta un tema filosofico, quello dell’Essere, ma non si limita ad analizzarlo, ma soprattutto si “avventura” a proporre un possibile percorso utile ad affrontare, in modo concreto, il suo rafforzamento attraverso il rafforzamento delle parti che lo compongono e lo “gestiscono” nel mondo. Tra questi soprattutto l’etica personale di ogni individuo.

Tratta di Etica/morale ( ma non solo), e anche se dal mio punto di vista inverte in modo arbitrario i due termini ( ma questo è un dettaglio ) lo fa in modo molto interessante, innovativo, e soprattutto proponendo un deciso rapporto con il concreto della vita. Un esempio: Il passaggio sulla giustizia, di cui io parlavo nel lontano 2010 in rapporto con l'amore ( https://www.facebook.com/notes/roberto-mucciarini/la-giustizia-che-precede-lamore/131039410285390/ ) va proprio in questa direzione.

Un piccolo neo ( probabilmente ancora inevitabile): il libro parla di cosa dovrebbero fare gli uomini per essere “migliori” ma, a mio avviso, dimentica, non so quanto per scelta, di affrontare l’aspetto più importante, quello che a mio avviso è decisivo: i tema della formazione, e dei moduli formativi che sarebbero necessari per agevolare il raggiungimento di quegli obiettivi. Formazione che, credo, aiuterebbe moltissimo. Peccato che si sia limitato, come avviene quasi sempre, a parlare di etica riferendosi soprattutto, ed in modo generico, all’uomo adulto.

Certamente, nemmeno questo libro è completamente illumanista (non pretendiamo troppo) ma, fatti salvi i diversi presupposti, senza dubbio è quanto di più vicino a questa filosofia esistenziale che oggi si possa pretendere dal mondo della filosofia

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