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Evitare l’asfissia filosofica

L’idea oggi prevalente nel mondo del pensiero, che considera l'intenzione di vedere l'etica come il luogo dove la filosofia riesce, finalmente, a realizzare un accordo ontologico sull’uomo tra gli uomini, è destinata a fallire miseramente se continua a fondare questa convinzione sul fatto che fino ad oggi questa condivisione non sia stata possibile a causa della metafisica.

Un grave errore e un’illusione che non si risolve espellendo la metafisica dalla ricerca, ma solo espellendo dalla filosofia quella metafisica ormai dimostratamene sbagliata, e direi persino illusoria a sua volta. In quest’ottica, il problema più grande, oltre a quello di far accettare questa realtà, sarà quello di riuscire a formulare un ordine di misura condiviso sul quale “misurare” la scelta tra metafisica accettabile e metafisica da escludere dal dibattito. I presupposti da cui partire potrebbero essere un buon inizio di discussione.

Illumanisticamente si sostiene che la ricerca intorno all’uomo ed ai suo aspetti etico/morali, e di conseguenza il suo paradigma esistenziale ( perché, in ultima analisi, questo è il contesto generale a cui ogni ricerca umana punta) non può espellere una parte essenziale e ineludibile dell’essere uomo. Però, è anche cosciente che non si possa più fondare l’idea metafisica partendo da aspetti teorico-filosofici come quelli frequentati nei secoli da Aristotele ad oggi, ma si debba iniziare a parlare di metafisica nell’uomo iniziando a misurare questo aspetto rispetto alla sua parte mentale “superiore”. Parte prima da riconoscere – e in questo, fino ad oggi nemmeno le neuroscienze hanno avuto il coraggio di avventurarsi completamente -, e poi da indagare nei suoi risvolti collettivi e individuali. Inutile, qui e ora, entrare in ulteriori approfondimenti tematici su cui sarà/sarebbe utile e possibile indagare, ma ogni mèta da raggiungere obbliga sempre a scegliere la strada per farlo, ma soprattutto , è sempre consigliabile scegliere anche le tappe intermedie che sarà utile attraversare, e in queste cosa visitare.

La filosofia deve, pertanto, tornare a frequentare la metafisica. Una metafisica un po diversa – ma direi persino molto diversa -, ma sempre metafisica sarà. La sua espulsione totale porterebbe la Filosofia, quella con la “F” maiuscola, all’asfissia culturale, almeno rispetto a cosa poter continuare a indagare.

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