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Più Giustizia

Non esiste niente che sia valido per tutti e per sempre. Tantomeno esiste una regola o una legge "giusta" per tutti, un giudizio, una verità ne un giudice .

L'uomo è costretto ad accettare, più spesso a subire il proprio giudice, e nessuna norma, salvo quella sociale che quasi sempre è di tipo utilitaristico/gestionale, tien conto delle vere necessità, intime e storiche, di quello specifico soggetto da giudicare. Questo nonostante la mole di "buone intenzioni" in questo senso.

La storia del diritto (ma lo stesso vale per altri aspetti, come la formazione, per esempio) non ha mai affrontato veramente questo aspetto. Si è sempre optato per delle norme e per una giustizia che hanno fatto propria la giustificazione che il diritto individuale, un giudizio che tenga conto in modo troppo personalizzato della esigenze e delle condizioni individuali abbia un limite, e che il sacrificio di alcuni diritti debba essere messo in conto per il bene sociale. E questo è sia vero che, in larga parte falso ma inevitabile. Il teorema di incompletezza di Gödel è lì a dimostrarlo persino in ambito logico/matematico, figuriamoci in quello giudiziario!

Ma nel processo di sviluppo e nel tentativo di miglioramento verso un migliore e più giusto diritto si è fatto abbastanza?

Si, se la risposta la diamo sulla base di un determinato "senso della vita ". E se il "senso della vita " che viene insegnato, imposto e coltivato è prevalentemente quello unico e standardizzato su modelli vecchi di migliaia di anni, se resta immobile quello, anche il modello di giustizia non può che restare quasi immobile. Infatti, pochi sono i veri miglioramenti verso un diverso tipo di "giustizia ", meno standardizzata e più individualizzata.

E un passo in avanti in questa direzione non significherebbe assolutamente un tipo di giustizia più "buonista", sia chiaro, ma sarebbe sicuramente la possibilità di modulare il diritto su altri tipi di parametri e valori valutativi. Parametri e valori che possono maturare solo con il mutare del paradigma esistenziale.

Ma per uno scatto in avanti in questa direzione serviranno nuove crisi e nuove necessità.

Oggi, sia la crisi della giustizia che la necessità di miglioramento sono di fronte a noi e iniziano a premere su quella necessità/possibilità di cambiare. La prima, la crisi del vecchio modello di giustizia ci sta già travolgendo. In particolare con un'errata concezione, ormai vecchia, del diritto.

#Illumanisticamente anche la necessità di cambiamento/miglioramento delle norme in chiave più individualizzata ha iniziato a premere. Ma è ancora troppo debole per riuscire a imporre più Giustizia di quel tipo. È un bisogno che è già lì sotto pelle, ma come ogni progresso sta a noi farlo diventare realtà giuridica.

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