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Fermare, gestire, ridimensionare

Tre cose che non riusciremo più a fare.

Ormai, fermare consapevolmente un sistema sociale come il nostro è praticamente impossibile. Non riusciremmo, e in parte già non riusciamo più nemmeno a gestirlo, perché diventato troppo grande. Spesso si tratta di una crescita avvenuta per inerzia proprio, più che per nostra capacità. E questo ce lo rende ancor più ingestibile. E nemmeno potremo/riusciremo a ridimensionarlo; non ne saremmo capaci.

A iniziare la corsa, e la "crescita", fu l'occidente. Conquistare depredare, sfruttare, schiavizzare erano considerate azioni di successo, grandezza e intelligenza. A questo fecero seguito le conquiste in casa propria. Il progresso industriale, sociale, finanziario e infine tecnologico. Una corsa continua ed entusiasmante che, per più di due secoli, è rimasta confininta in questa parte del mondo chiamato occidente. Persino l'Africa, non essendo così "ricca", noi la "vediamo" a oriente.

Dico tutto questo non per fare una ormai straconosciuta, e alquanto inutile, lezione di storia. Infatti, è armonia ampiamente dimostrato che la storia non insegna niente all'uomo, nemmeno a far prendere coscienza dei propri limiti. Gli errori degli altri non ci riguardano e non ci insegnano, ed i nostri li neghiamo persino a noi stessi.

Lo ricordo solo per sostenere che non è nemmeno questo il nostro vero problema dell'oggi. Il grosso problema è che tutto questo ci sta ricadendo addosso, e noi siamo impossibilitati, proprio a causa dei nostri limiti, a fermarlo.

Riusciamo persino a identificare i punti che ne caratterizzano sia i pregi che i difetti, ma non riusciremo più a fermarci. Siamo ormai al limite della nostra capacità di gestire ciò che abbiamo creato.

Se a questo aggiungiamo il sacrosanto diretto del resto dell'umanità ad agognare la nostra condizione (da qualche decennio ci hanno ormai scoperto ), il rischio che questo livello di ingestibilita si ampli a livello mondiale è tutt'altro che ipotetico. Sempre se faranno in tempo!

Fino a ieri, e anche oggi, gran parte del resto del mondo spesso risolveva la questione dei diritti delle masse con una guerra, una dittatura, e la gestione diventava un problema secondario e spesso risolto.

Il nostro sistema, basato sul diritto, se ampliato a livello globale sarebbe ancor più insostenibile, e forse tragicamente definitivo per gran parte dell'umanità.

Ma siccome non ci possiamo più fermare, non potendolo più gestire, e tantomeno ridimensionare, la questione non sarà più: riusciamo o non riusciamo a gestire una situazione difficile? No, non ci riusciremo. Ma ci consoliamo sostenendo che si tratta di un sistama complesso, e questo sembra bastare e assolverci.

Intanto tutto va avanti da solo, senza più regole ne limiti certi, chiari, e soprattutto condivisi. Il diritto individuale, dato in mano a chi è totalmente incapace di gestirlo, prende il sopravvento e un errato concetto di libertà finisce per diventare letale per intere società.

Non è comunque vero che non si potrebbe far niente per l'oggi. E anche se la possibilità di fermare, gestire e ridimensionare sono limiti che abbiamo superato, si potrebbe lavorare per far crescere un nuovo tipo di consapevolezza esistenziale. L'Illumanesimo ne mette a disposizione un ampio ventaglio totalmente compatibile sia con ciò che abbiamo che per una società futura diversa.

Ma poche sono le speranze anche in questa direzione, e in onore all'ottimismo che ci contraddistingue non ci resterà che provare a iniziare a ricostruire per un day after. E credo che anche questo sia ottimismo. Anche se l'unico, e ben modesto, rimastoci.

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