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Cari genitori e cari insegnanti

Illuministicamente vorrei ricordarvi che:
Le buone maniere, i buoni comportamenti, le formalità sociali possono diventare delle belle e socialmente utili prigioni per ogni bambino, e se non saranno conformi ai suoi veri bisogni resteranno solo dei falsi insegnamenti se non sono accompagnate da una valutazione e una conoscenza delle vere necessità individuali di ogni di questi. Infatti non è insegando solo quelle belle formalità che quel bambino sarà poi necessariamente felice nella propria esistenza, ma diventerebbe solo un buon cittadino per la società ma un triste, e spesso disadattato e frustrato individuo . L’aumentare di queste patologie negli ultimi decenni va di pari passo con l’aumentare dell’importanza che la società assegna a tutto questo falso perbenismo a tutti i costi. Se non si inizia a osservare questo parallelismo non si riuscirà però ad ammettere questa triste verità. Quindi non è importante chi gli deve insegnare quelle cose, anche se capisco che come vi hanno “addomesticato”, cioè all’importanza di queste apparenze come dovere per tutti, per tutti è anche difficile comprendere che la prima cosa da discutere non è chi, ma è cosa sarebbe utile iniziare a insegnargli.

Passando a ciò che dovrebbe insegnare la scuola, questa, come detto, non dovrebbe esimersi da una parte di quel nuovo percorso formativo perché questo ha necessità di un più ampio esempio di quello esclusivo familiare, ma di concerto a questo nuovo ruolo, al di la del più largo possibile nozionismo di base, anche l’insegnamento delle materie classiche citate dovrebbe essere profondamente rivisto in funzione più delle necessità di ogni singolo minore che in base ad un nozionismo appiattito su modelli che solo in teoria sono e saranno utili a tutti indistintamente.


Quindi sarebbe meglio smettere di litigare su chi e iniziare a ridiscutere su cosa serve veramente insegnare ai nostri figli e alunni.

Buona discussione illumanista a tutti.

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