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Jung, un illumanista ante litteram.

soprattutto rispetto al concetto di quelle che lui definisce “ facoltà particolari della mente, del loro esistere come fenomeni reali, ma soprattutto rispetto al fatto, di tipo logico deduttivo, che se determinati fenomeni e rispettivi effetti esistono non possono essere definiti come credenze solo perché non rientrano e non sono indagabili con il metodo oggettivo. Infatti non è a causa del loro essere inadatte ad essere indagate con il metodo scientifico classico che queste facoltà diventano inesistenti e non posano essere indagate e riconosciute come reali grazie ad un diverso metodo d’indagine, quello logico deduttivo appunto, e soprattutto perché queste non restano all’interno del soggetto ma sono capaci di interagire con il resto della realtà a iniziare dalla psiche classica, passando per il corpo del soggetto e per finire ad interagire concretamente anche con la realtà a lui esterna. (video)


Il cambio di questo paradigma è il passo a cui è chiamata la ricerca scientifica in prospettiva illumanista.

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