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Buon Illumanesimo a tutti

Le necessità inconsce che mostrano il bisogno individuale e sociale che sta alla base dell’ Illumanesimo porta le persone a superare anche la politica, a superare l’economia e la cultura, comparti sociali ormai fermi e impegnati quasi esclusivamente a conservare il loro interessato immobilismo.

Ma le persone che oggi iniziano a scegliere seriamente di cambiare, e iniziano a scegliere di andare contro il loro stesso sistema, quello dentro il quale sono nati e cresciuti, persone che fino a ieri non avevano nemmeno mai immaginato di essere “costrette” a farlo, sono destinate, almeno nella prima fase ( e parlare di prima fase rispetto al cambiamento sociale e individuale significa parlare di generazioni non certo di qualche anno ) a sbagliare. E’ inevitabile che sia e che sarà così per un po’ di tempo.

Si inizia contestando ciò che c’è perché ci crea più problemi di quelli che risolve e si finisce per essere costretti ad iniziare di scegliere di contestarlo. Per farlo si sarà però costretti a dover scegliere delle persone in grado di rappresentarci , e dovendo scegliere persone nuove che ci rappresentino, modelli nuovi a cui riferirsi, valori diversi che sostituiscano quelli ormai non più adatti si finisce, spesso, e specialmente all’inizio e senza esperienza diretta, per sbagliare. Ho detto rappresentarci nei vari contesti perché, per esempio, in politica il concetto di democrazia diretta ritengo sia solo una speranza temporanea senza possibilità concreta di diventare realtà, quello di economia etica diffusa all'interno in un sistema competitivo ritengo sia qualcosa di ancor meno ipotizzabile, e una cultura diffusa al punto di mettere tutti nella condizione di decidere al meglio su tutto penso sia solo una bella utopia.

Si finisce quindi per dover scegliere dei rappresentati, e scegliendo, a volte, specialmente all'inizio dovendo affidare questi compiti a persone a volte anche un pò " improvvisate" , a volte a persone totalmente nuove e sconosciute, queste possono risultare non adatte, a volte persino pericolose, ma siccome quelle scelte non saranno certamente definitive per giungere all’agognato nuovo, ecco che se sapremo vederle in quest’ottica, se sapremo capire che anche gli errori iniziali sono, oltre che inevitabili anche utili, riusciremo a capire e accettare anche gli errori e le difficoltà che questi inevitabilmente porteranno, perché capiremo, senza patemi d’animo e senza eccessivo timore, che sono l’inevitabile ma necessario passaggio per riuscire a soddisfare quel crescente, per quanto ancora indefinito, bisogno di cambiamento in chiave Illumanista che preme dentro un numero sempre maggiore di persone. Se riusciremo poi a far nostro anche il concetto che tutto questo lo facciamo per noi, ma lo facciamo soprattutto per i nostri figli, sono certo che il tutto diventerebbe meno, molto meno angosciante e, forse, anche un po’ più veloce.

Quindi buon Illumanesimo a tutti anche grazie agli errori iniziali.

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