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Illumanista è chi pensa molto

Pensare molto, come dicevo nel post precedente, sarebbe bene non solo per se stessi ma per l'intera umanità. Infatti risulterebbe utile, almeno statisticamente, perché l'uomo, nel caso della propria vita, di idee veramente libere, originali, e di qualità, riesce a produrne veramente pochissime. La maggior parte delle idee che ci caratterizzano derivano infatti da ciò che ci hanno insegnato a credere, da ciò che ci hanno fatto studiare, dal tipo di famiglia che abbiamo, ecc. ecc. Idee nuove, e libere da tutto questo è allora difficilissimo riuscire a produrne. Una bella mano in questo ce la da anche la nostra naturale pigrizia. Se a tutto questo ci aggiungiamo poi che nessuno ci insegna a pensare idee che vadano anche solo un po' fuori e contro la cultura del tempo in cui si vive, perché ci ripetono ad ogni occasione che la cultura di una società e le sue tradizioni vanno conservate e difese, e che ogni tentativo di cambiare va combattuto, quindi va combattuto ogni nuovo modo di pensare e di vedere il mondo, ecco che produrre almeno un alto numero di "pensiero" diventerebbe importantissimo.

Inoltre un altro numero di idee prodotte porta con se anche una loro minore possibilità di controllo, e anche questo non sarebbe poco.

Storicamente le civiltà per cambiare necessitano sempre di un genio o di un rivoluzionario, di qualcuno insomma che sia considerato come minimo un pazzo, uno che inizialmente è sempre da combattere e da tentare di fermare a ogni costo; e spesso, troppo spesso, specialmente in ambito culturale, essendo lasciato solo in balia di interessi più grandi di lui, finisce anche per soccombere, o finisce per doversi adattare al vecchio che resiste e rallenta.

Invece un mondo dove l’alta quantità di idee prodotte abituasse a vivere in mezzo ad un’alta proposta di nuovo sarebbe favorito anche nei processi di cambiamento e nella capacità di accettarlo.

Questo ci suggerisce anche che il cambiamento - che quando deve essere è sempre inevitabile - è più probabile la dove ci sono o pochi ma veramente “pazzi”, o tanti costretti a ingegnarsi e pensare molto per come superare e uscire da situazioni di forte disagio; non importa di che tipo siano sia i “pazzi” che il disagio.

Il nostro tempo, in particolare in occidente, si iniziano a vedere un po’ dei primi ( ma non è detto che agiscano sempre e solo qui ) ma si trova ancora poco nella seconda condizione. I segnali illumanisti di necessità per il cambiamento ci sono però tutti, sono chiari e tutti possono aiutarli e favorirli, e lo si può fare in modo anche “abbastanza semplice”: basta pensare molto.

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