top of page

Non è tutto oro quello che luccica

Tempo fa parlavo della necessità di una risoluzione ONU sul diritto dei minorenni. Il diritto a non essere costretti a sottostare al capriccio e ai sistemi sociali e collettivi in merito alla loro formazione religiosa, ideologica, culturale e di ogni altro aspetto formativo che non sia formazione oggettiva e nozionistica.

In pratica si auspicava una risoluzione che rilanciasse il valore della famiglia e che consentisse ai genitori di potersi scegliere quale formazione, di quel tipo, vogliano trasmettere ai propri figli, ma che, al fine di iniziare a garantire un minimo di diritto dei figli a non dover subire i bombardamenti ideologici della società e delle sue strutture, possano farlo solo all’interno della famiglia.

In data 01.07.2015, da parte del Consiglio dei Diritti umani, è stata approvata la risoluzione A/HRC/29/L.25 sulla protezione della famiglia, ma purtroppo niente si dice sulla protezione dei suoi figli. Anzi, così come è stata impostata si preoccupa di riconoscere i diritti dei genitori a potersi scegliere il tipo di educazione per i propri figli ma niente viene detto rispetto ai diritti dei figli a essere protetti dai fanatismi e dalle ideologie dei loro genitori.

Se già è una mezza anomalia il fatto che un organismo che dovrebbe occuparsi dei diritti degli individui, lo faccia adottando una risoluzione rispetto ad una componente della società e si “dimentichi” di occuparsi di proteggere fino in fondo dei diritti primari di una parte dei suoi componenti, e per giunta i più deboli. Insomma, se una risoluzione del genere può essere considerata positiva rispetto alla protezione della prima istituzione sociale naturale, cioè la famiglia, rischia, così com’è impostata, di diventare negativa, molto negativa per i suoi figli quando, pur riaffermando il dovere e la responsabilità primaria dei genitori rispetto all’educazione e lo sviluppo del minorenne, ribadisce il loro diritto a scegliere il tipo di educazione, ma lo fa senza rimarcare il diritto del minorenne a ricevere solo formazione non ideologica, non fideistica o culturale che li protegga dalle ideologie di ogni tipo; specialmente quando queste sono trasmesse in forme organizzate esterne alla famiglia stessa.

Possiamo quindi affermare con forza che risoluzioni di questo tipo non sono certo utili a migliorare quei diritti tanto sbandierati, e quindi non è un passo utile all’Illumanesimo e i minorenni continuano a restare in balia delle ideologie degli adulti solo perché non si trova, nemmeno quando ve ne sarebbe l’occasione, il coraggio di iniziare a proteggerli.

bottom of page