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La lotta silenziosa

Il tempo ci ha insegnato che ciò che funziona in un determinato storico di solito funziona perché sono le establishment che hanno sempre interesse a che niente cambi. Le posizioni consolidate di solito hanno solo da perdere dai cambiamenti e dai mutamenti sociali, specialmente se sono troppo repentini.

Per questo i cambiamenti o avvengono in modo violento e dirompente oppure avvengono attraverso lotte silenziose e non troppo vistose, magari più lunghe nel tempo ma non per questo meno efficaci.

Pensiamo alla transizione tra il periodo oscurantista a quello umanista, da quello umanista a quello illuminista, e a quello che sta avvenendo oggi tra il metodo scientifico e le sue derivazioni in campo psicologico con lo spostamento di ottica verso discipline psicologiche in genere le quali, pur venendo ancora guardate con molta diffidenza hanno iniziato da tempo a trovare spazi sempre più significativi di accettazione.

Chi tenta ancora di ostacolare questo processo è, anche oggi, più quella parte della ricerca legata alla conservazione delle posizioni di vertice della sistema scientifico internazionale che i ricercatori veri, quelli che non ricoprono posizioni di vertice da salvaguardare ma lavora seriamente e concretamente sul campo. Anche la lotta silenziosa in atto sta dando pero i suoi frutti e il tempo premierà i carbonari dell’Illumanesimo.

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