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L’illumanista inimmaginabile

Non siamo ancora pronti, ma siamo a un buon punto di preparazione. Sicuramente iniziamo ad essere sufficientemente impauriti, quasi cotti al punto giusto. Ancora qualche scottatura nel guardino di casa e poi saremo finalmente costretti a iniziare il cammino.

Ieri un eminente professore del mondo arabo ( di cui adesso mi sfugge i nome ) ha avuto una dose di coraggio che fino all'atro ieri sarebbe stato impensabile anche solo ipotizzare. A una emittente araba ha avuto il coraggio di affermare che forse è il caso di iniziare a pensare di riscrivere i libri delle scuole nel mondo islamico perché conterrebbero troppe istigazioni all'odio e alla violenza.

Capisco che per chi non segue quel mondo questo possa sembrare una cosa insignificante e, concretamente, priva di affetti concreti. In parte è vero, ma considerato il livello della persona che lo ha affermato, ad al contesto in cui l'ha fatto, è un segnale di coraggio così forte che difficilmente può essere ignorato.

Per chi, come noi illumanisti, ha come obiettivo la revisione totale del concetto di formazione, e di quello del rapporto di questa con i minorenni, ripeto che un'affermazione pubblica di quel livello, fatta in un contesto di quel tipo, assume un valore e un significato molto forte. Naturalmente niente entusiasmi o attese inopportune, ma forse in altre parti del mondo siamo più avanti di quanto potevamo pensare.

Certo se ascoltiamo le TV occidentali che discutono dei fatti parigini, e lo facciamo con occhio illumanista, ci cadono le braccia. In occidente sembra infatti ancora più difficile che in altre parti far passare il concetto del problema della formazione ( che naturalmente è solo uno degli aspetti che saranno da rivedere in chiave illumanista ) in prospettiva di un nuovo viaggio culturale. Il concetto di quello che fanno passare è quello che a cambiare devono essere solo gli altri e che noi saremmo già così perfetti da non dover cambiare in niente se non in sicurezza. Naturalmente in questo discorso non voglio e non potrei includere il diritto di ogni uomo maggiorenne a professare e manifestare il proprio pensiero e le proprie convinzioni, ma vorrei veder affermato il concetto, profondamente illumanista, del dovere di rispetto assoluto dei minorenni da parte di qualsiasi idea legata a credenze di ogni tipo. Se poi i segnali in questa direzione iniziano a venire addirittura da ambienti inimmaginabili fino al giorno prima permettetemi un briciolo di entusiasmo.

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