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Serve più volontà politica

Il nostro è, come abbiamo detto già tante volte in questo oscuro e misterioso luogo, un tempo di grandi preparativi di cambiamento, e per preparativi intendo modi e fatti anche molto diversi tra loro.

Si prepara un cambiamento in molti modi: gestendo i segnali che lo fanno intuire, programmandolo, organizzando la formazione degli uomini che dovranno gestirlo, e formando gli stessi cittadini perché siano pronti a trasformalo in cultura sociale e vita vissuta.

Questi sono - ma guardando fuori dalla finestra mi accorgo che sarebbe molto meglio dire sarebbero - i modi positivi e intelligenti per fare quello che ogni società intelligente dovrebbe utilizzare: la politica.

Naturalmente ci sono tanti altri modi altrettanto efficaci - e per questi non possiamo nemmeno dire che ci sarebbero perché basta affacciarsi a quella solita finestra per vederne in azione una quantità industriale - che passano attraverso tutto il negativo possibile. Modi come il girarsi dall’altra parte ogni volta che si incontra i segnali che la società e le persone ci mostrano in mille occasioni Eevitando di programmare il futuro della società, abbandonando totalmente la formazione a se stessa fino a indebolirla a livello di asfissia operativa e programmatica, lasciando mano liberà alle peggiori forme economiche, ecc. ecc. In sintesi evitando di fare Politica; l’unica possibilità che una società ha di muoversi con un minimo di volontà, evitando di lasciare il trascorrere sociale a se stesso, o delegando tutto ai sistemi economici, tecnologici e culturali senza guardare e prendere coscienza delle richieste che provengono dal mondo delle individualità.

Quindi viva la volontà politica, perché quando c’è volontà politica il procedere sociale riesce più velocemente, anche se non facilmente, ad abbandonare progressivamente il vecchio inserendo, anche se lentamente, il nuovo. Solo così arriverà l’Illumanesimo.

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